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REVENG PORN – Come evitare e combattere questa nuova forma di violenza

REVENG PORN – Come evitare e combattere questo nuova forma di violenza

Il cosiddetto « revenge porn » è l’espressione anglosassone con cui si indica la pubblicazione sul web di foto o video, anche molto intimi ed espliciti, a scopo di vendetta, ossia la condivisione di immagini intime personali a volte dell’ex compagno o compagna. Il 93% delle persone vittime di questo tipo di vendetta subisce notevoli ripercussioni emotive

Accade solitamente con lo scopo di umiliare la persona coinvolta per ritorsione o vendetta e fra le piattaforme virtuali in cui questa pratica capita più frequentemente vi sono Facebook, WhatsApp e i siti di incontri. Coloro che vengono accusati di “revenge porn” possono essere accusati, a seconda dei casi, di molestia, violazione della privacy, diffamazione e talvolta di istigazione al suicidio nei casi più gravi.

In seguito a diversi casi di cronaca legati al “revenge porn”, sono stati indetti veri e propri provvedimenti atti a contrastare il fenomeno: gli USA hanno emanato alcune leggi per combattere il fenomeno e sono state create delle applicazioni mobili al fine di prevenire e proteggere possibili vittime di questa pratica.

Spesso accade che la diffusione di un certo tipo di immagini o video pornografici segua la fine di una relazione sentimentale e venga utilizzata come strumento di vendetta nei confronti delle vittime, che sono prevalentemente donne.

Revenge porn, nude photos, nude pictures, online harassment

La « vendetta porno » è l’esempio più estremo di come, in certi casi, le nuove tecnologie vengano utilizzate da alcuni uomini con l’unico scopo di esercitare il potere e il controllo sulle donne. Sono sempre più numerose le vicende di cronaca che vedono protagoniste giovani donne che, senza aver espresso alcun consenso, scoprono online, sui social network, proprie immagini intime, ormai condivise da un numero molto elevato di utenti, quindi divenute « virali ».

Si tratta di episodi gravissimi, che hanno ripercussioni a livello psicologico inimmaginabili, spingendo in alcuni casi le vittime fino a gesti estremi.

REVENG PORN negli USA

Negli Stati Uniti d’America il fenomeno del « revenge porn » è riconosciuto a livello giuridico e conseguentemente perseguito, in molti Stati. Le leggi vigenti in Italia non riescono a contrastare adeguatamente il fenomeno dei video privati diffusi per vendetta: per questo serve una normativa adeguata al periodo storico che stiamo vivendo.

REVENG PORN in Italia
Introduzione dell’articolo 612-ter del codice penale

Sarebbe opportuno il riconoscimento di questo reato al pari dell’estorsione, perché si configura come un grave delitto contro la privacy, oltre a essere un delitto di genere, perpetrato quasi esclusivamente nei confronti delle donne. La proposta di legge prevede d’iniziativa della deputata SANDRA SAVINO che prevede:

  • Introduzione dell’articolo 612-ter del codice penale, concernente il reato di diffusione di immagini e video sessualmente espliciti
  • introduzione dell’articolo 612-ter del codice penale, concernente il reato che si manifesta attraverso la pubblicazione via internet di contenuti pornografici, sia foto che video, senza l’esplicito consenso dei soggetti interessati.

La pubblicazione online di simili contenuti è punita con la reclusione da uno a tre anni e la pena è aumentata della metà se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa.

ART. 612-ter. – (Diffusione di immagini e video sessualmente espliciti).

– « È punito con la reclusione da uno a tre anni chiunque pubblica nella rete internet, senza l’espresso consenso delle persone interessate, immagini o video privati, comunque acquisiti o detenuti, realizzati in circostanze intime e contenenti immagini sessualmente esplicite, con conseguente diffusione di dati sensibili, con l’intento di causare un danno morale alla persona interessata. La pena è aumentata della metà se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ».
Atti Parlamentari — 3 — Camera dei Deputati – XVII LEGISLATURA A.C. 4055*17

Quindi, cosa puoi fare per evitare di diventare vittima di REVENG PORN?

  • Assicurati che il tuo volto non sia nella foto
  • Tenere il viso fuori dalla foto darà un pò di anonimato, così come mantenere gli sfondi riconoscibili al minimo.
  • Allo stesso modo, evitare di inquadrare dettagli identificabili come tatuaggi o piercing.
  • Forse il consiglio più ovvio ma anche il più importante di tutti, se non ci si fida della persona, allora non premere invo.
  • Usa app sicure – Con l’ avvento di app come WhatsApp e Snapchat che prendono l’ iniziativa rispetto al tradizionale texting, è importante assicurarsi che l’ applicazione che si sta utilizzando utilizzi la crittografia end-to-end.
  • E’ importante ricordare che non impedire agli altri di scattare una foto dello schermo su un altro dispositivo.
  • Salva saggiamente le tue foto a rischio
  • Se si desidera salvare le immagini di rischio, assicurarsi che siano memorizzate su dispositivi locali protetti da password e crittografati. Invece di utilizzare il cloud, tenerli in una cartella protetta da password sul telefono o, meglio ancora, tenerli su un disco rigido esterno.

Cosa fare se qualcuno pubblica le tue foto

La prima reazione è di rivolgersi alle autorità. Carabinieri e Polizia di Stato hanno apposite sezioni dedicate all’investigazione di questo tipo di violazione della privacy.

Oltre alle pur innumerevoli iniziative ministeriali indirizzate perlopiù alla sensibilizzazione – troppo generale, va detto – contro il bullismo e la sua declinazione in rete, una realtà che oggi costituisce la più ampia rete di supporto contro la violenza di genere è probabilmente quella di Telefono Rosa.

Rumuki, un’app per proteggersi dal Revenge Porn

Grazie a un sistema di crittografia rafforzata, questa applicazione per mobile consente di girare video senza rischiare che il filmato finisca involontariamente sul web. Per registrare un video bisogna associare tra loro due dispositivi. Utilizzare Rumuki in modo anonimo. Non è necessario fornire un account e-mail o di social media. Se decidi di iscriverti ai nostri aggiornamenti e-mail, l’ e-mail viene tenuta indenne da qualsiasi attività dell’ applicazione.

Rumuky e la privacy:

  • Il video viene crittografato con due chiavi memorizzate su dispositivi separati.
  • Cancellare il video in qualsiasi momento, da entrambi i dispositivi.
  • Nessuno può guardare il video senza il consenso congiunto di entrambi i dispositivi
  • Rumuki non può mai accedere alle chiavi di crittografia o ai video.
  • Rumuki non raccoglie informazioni inutili per tenere traccia di voi.

Al momento Rumuki è disponibile solo su App Store for iOS device qui

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